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Curiosità e record sullo storione beluga

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    Il beluga (Huso huso) è uno storione di notevoli dimensioni che può superare anche gli 8 metri di lunghezza e i 1.400 kg di peso, per un’età massima stimata di 110 anni circa. Presenta una livrea che, dorsalmente, varia dal blu metallizzato al grigio o al nero mentre ventralmente è di colore bianco.

    Questa specie può raggiungere dimensioni e pesi imponenti ma, ormai, per questo pesce le grandi dimensioni potrebbero essere un lontano ricordo visto che il più grande esemplare registrato di beluga della storia fu pescato nel lontano 1800.  L’esemplare record di storione beluga risulta essere infatti una femmina lunga ben 8.5 metri per un peso di 2 tonnellate, una vera a propria meraviglia della natura.

    La testa e il rostro possono rappresentare rispettivamente il 23-27% e il 7-12% della lunghezza totale del corpo. La bocca è larga e a forma di mezzaluna; i barbigli sono schiacciati lateralmente. Il corpo, fusiforme, si presenta rotondo in sezione e nei pesci più vecchi gli scudi laterali e ventrali sono ricoperti dalla cute.

    Il Beluga è presente nel Mar Nero, nel Mar Caspio, nel Mare di Azov e nei loro affluenti, compresi il Volga e il Danubio. Fino a qualche decennio fa questa specie era presente anche nel Mare Adriatico e nel Po (l’ultima segnalazione è datata 1972). La maturità sessuale è raggiunta a 10-12 anni nel maschio e a 14-20 anni nella femmina; i cicli sessuali si ripetono ogni 3-5 anni.

    L’evento riproduttivo si verifica tra aprile e giugno a temperature comprese tra 9 e 17°C su fondali ghiaiosi o rocciosi profondi 3-20 metri. I maschi raggiungono l’area di riproduzione prima delle femmine; queste ultime arrivano a deporre fino a 7.000 uova per kg di peso corporeo.

    Solo all’inizio degli anni ‘90 il Beluga è stato introdotto in acquacoltura nell’Ovest europeo dove, a fianco di caratteristiche altamente desiderabili come la crescita rapida e l’immediata accettazione di alimento secco artificiale, ha manifestato anche un altissimo tasso di cannibalismo che ne rende complicato l’allevamento nelle primissime fasi di vita.

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