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Beluga: lo storione ladano in natura

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    Lo storione ladano o beluga, è una specie che abita la Terra da oltre 100 milioni di anni, ma sono stati sufficienti gli ultimi 20 perché il loro numero diminuisse del 90% facendo precipitare drasticamente il numero degli esemplari presenti in natura.

    Storione ladano in natura

    Storicamente, questi pesci popolavano le acque del Mar Caspio, del Mar Nero e del Mare d’Azov riproducendosi nelle acque dolci dei fiumi come solitamente fanno quasi tutti gli storioni. La costruzione di dighe da parte dell’uomo, insieme all’inquinamento dell’acqua e alla pesca sconsiderata, hanno però causato una significativa riduzione della disponibilità di spazio adibito alla riproduzione. 

    Questi interventi hanno infatti portato il beluga sull’orlo dell’estinzione, tant’è che in alcune sue aree di origine è considerato ufficialmente estinto.

    Huso huso in Italia

    In Italia, assieme allo storione comune e alla specie dell’adriatico, il beluga abitava i più grandi corsi d’acqua del settentrione. 

    Ad oggi, è completamente scomparso dall’alto Adriatico e dai tratti Emiliano e Pavese del Po, dove fino agli anni ’70 era invece rinvenuto con una certa regolarità. 

    Solo recentemente, grazie alle riproduzioni artificiali, si stanno registrando iniziative, ancora poco coordinate tra loro, per la reintroduzione di questo pesce nelle acque italiane.

    Beluga: una specie in via d’estinzione

    Nell’Est europeo e in particolare nel Danubio il numero di esemplari selvatici si è ridotto drasticamente, delineando quindi una situazione particolarmente critica e delicata (fino agli anni ’80 era la specie più diffusa nelle acque del fiume). 

    Ad oggi le popolazioni che si riproducono naturalmente si trovano nel Mar Caspio, nel Mar Nero e nel Mare d’Azov con i loro maggiori corsi d’acqua tributari (Danubio, Don, Volga, etc.)

    Pur essendone completamente vietata la pesca a livello Mondiale, il bracconaggio rimane una piaga difficilmente risolvibile soprattutto nell’Est europeo e nei Paesi di origine come la Russia. La mancata regolamentazione e controllo hanno comportato una drastica riduzione delle dimensioni medie degli esemplari tuttora presenti nel loro habitat. 

    Attualmente si considerano infatti delle lunghezze comprese tra 1,5 e 3,5 metri per pesi che vanno da 20 a 300 chilogrammi. In questa specie gli esemplari più grandi sono solitamente femmine che, a parità di età, misurano in lunghezza mediamente un 10-20% in più dei maschi. Le lunghezza media delle femmine adulte viene valutata intorno ai 2,40 metri per un peso di 130 chilogrammi mentre quella dei maschi è valutata circa 2,20 metri per un peso di 65 chilogrammi.

     

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