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Avvannotti di storione: nascita e crescita

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    La nascita e crescita degli avannotti di storione, ovvero i piccoli di questa specie, costituiscono fasi delicate, fondamentali per la produzione del caviale.

    L’incubazione degli avannotti di storione

    L’incubazione delle uova di storione avviene utilizzando diverse tecnologie, tra cui bottiglie di Zoug. L’acqua entra nella bottiglia dal basso ed esce dall’alto, e ognuna è dotata di una doppia griglietta forata per regolarizzare il flusso e di una griglia superiore che viene tolta quando si decide di far uscire le larve schiuse. Solitamente le larve di storione escono dalle bottiglie aiutate dal flusso dell’acqua, passano attraverso una apposita grondaia a collare, ricadono nella canaletta orizzontale inox e da qui, attraverso un tubo, ricadono per gravità in un contenitore o in una vasca, il tutto senza che sia necessario maneggiarle in alcun modo.

    Tipico degli allevamenti dell’Europa centro occidentale e degli Stai Uniti è l’impiego dei vasi MacDonald. Concettualmente simili alle bottiglie di Zoug, ma in grado di garantire un idrodinamismo più omogeneo e più regolabile, caratteristiche essenziali vista la delicatezza delle uova embrionate di storione.

    L’incubazione dura circa 5-6 giorni a 14-15°C. 

    La schiusa delle uova

    Alla schiusa le larve sono cieche, respirano attraverso la cute e non sono in grado di nutrirsi, sfruttando pertanto le riserve contenute all’interno del sacco vitellino. La fase di riassorbimento del sacco (o di alimentazione endogena) ha durata di circa 10 giorni a 18°C e, generalmente, si caratterizza da tre fasi ben distinte. La prima fase dura circa tre giorni e le larve alternano veloci movimenti verso la superficie dell’acqua a dolci cadute passive verso il fondo della vasca (“swim-up and drifting behaviour”). La seconda fase, la più lunga, è caratterizzata dal cosiddetto “schooling” (formano fitti assembramenti sul fondo della vasca, simili a “cuscini” di larve). La terza fase è invece quella di “dispersione”: le larve hanno esaurito le riserve del sacco vitellino e cercano attivamente cibo. Nelle prime fasi di vita le larve presentano inoltre i denti che vengono poi presto riassorbiti durante lo sviluppo post-larvale.

    Lo svezzamento degli avannotti di storione

    Le fasi critiche nell’allevamento dello storione sono costituite dall’incubazione e dallo svezzamento (inteso come passaggio da alimento vivo ad alimento inerte come il mangime artificiale).  Le tecniche di svezzamento tradizionale prevedono la somministrazione quasi in continuo di nauplii di Artemia salina (un piccolo crostaceo) per circa 5-8 giorni. Con molta gradualità si passa poi alla somministrazione di mangimi commerciali (micropellet o sbriciolati finissimi).

    Ogni realtà di allevamento sviluppa poi le proprie competenze e know-how pertanto non deve sorprendere che possano essere applicati protocolli ben differenti legati anche alle diverse disponibilità di alimento vivo e alle diverse culture.

    Dall’avannotto all’esemplare adulto

    Superato il primo mese di alimentazione, la gestione alimentare dello storione è totalmente basata sulla somministrazione di mangimi commerciali  specifici, anche se alcune specie rispetto ad altre mostrano minore adattabilità ad accettare i mangimi commerciali. La transizione deve essere quindi molto più graduale e curata. In fase adulta generalmente si utilizzano mangimi con 40-45% di proteina e 15% di grasso.

    L’ingrasso può essere svolto mediante diverse tipologie impiantistiche: vasche in cemento tipo “raceways”, vasche circolari, stagni o gabbie alimentati con acqua sorgiva, superficiale o di raffreddamento di impianti industriali. 

    Il sessaggio, svolto prevalentemente tramite ecografia a partire dal 3° anno di vita, permette di indirizzare maschi e femmine verso due differenti linee produttive: i maschi sono destinati immediatamente alla produzione di carne o al mercato del pesce vivo mentre le femmine rimangono in allevamento sino al raggiungimento della piena maturazione ovarica per la produzione di caviale (da 4 a 7 dopo la separazione dei sessi). La determinazione del grado di maturità ovarica delle femmine è svolta tramite ecografia o biopsia del tessuto gonadico. 

    Rispetto ad altre specie di storioni la maturità sessuale può essere raggiunta in tempi relativamente brevi, pari a 3 anni per gli esemplari maschi e 6 anni per le femmine. Le femmine, una volta raggiunta la piena maturità ovarica, possono essere destinate subito alla produzione di caviale o si può scegliere di lasciar loro riassorbire le uova alimentandole e gestendole ancora in impianto per ottenere una seconda o terza maturazione ovarica che in genere produce uova di qualità superiore. L’intervallo tra due maturazioni è di 2-3 anni.

    #allevamento#avannotti#storione
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